Il Museo

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Il mito
Il visitatore viene accolto dal mito Corridoni.  Immediatamente dopo la sua morte eroica alla trincea delle frasche intorno alla figura del sindacalista marchigiano nasce il mito: Milano, Parma, la sua città natale, ma anche  altre parti d’Italia, ne celebrano la grandezza e il sacrificio supremo. I sindacalisti di Parma e di Milano, la gioventù corridoniana sono i veri eredi del suo insegnamento di matrice classista, rivoluzionaria e interventista, certamente non fascista sia nello spirito che nella dinamica politica. Ma, dopo l’ascesa al potere, sono proprio il fascismo e Mussolini in persona che lo assumono come simbolo della propria “rivoluzione”. La medaglia d’oro, il monumento di Parma, Pausula, la città natale che diventa Corridonia, la piazza e il monumento inaugurati alla presenza del duce…Malgrado gli sforzi di chi, come Alceste De Ambris, aveva cercato di difenderne la memoria, Corridoni fu considerato un simbolo del fascismo. Il percorso del museo vuole ricollocarlo nella sua vera dimensione storica.