Il mito Corridoni
Il monumento di Parma

Il monumento di Corridonia

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Inaugurazione del Monumento a Corridoni nell'omonima piazza di Corridonia

Il Monumento di Corridonia
Nel 1931, quando Pausula prende il nome di Corridonia, ha inizio l’operazione commemorativa, guidata dallo stesso Mussolini, dell’Eroe delle Frasche.  Viene bandito un concorso nazionale per le opere architettoniche e scultoree relative a quella che dovrà diventare Piazza Corridoni. Non ci furono vincitori. Mussolini, cui viene demandata ogni decisione, opta per la predominanza del monumento all’eroe rispetto alla sistemazione urbanistica, anche se poi, a lavori ultimati, l’effetto sarà fortemente innovativo.  La scultura viene affidata all’artista pesarese Oddo Aliventi, mentre l’architetto Giuseppe Marrani e l’ingegnere Pirro Francalancia si occupano della nuova piazza e dei relativi edifici. La creazione della piazza comporta la demolizione di vari fabbricati, tra cui i resti del castello medioevale e l’antica chiesa di santa Maria de Jesu. La piazza viene inaugurata il 24 ottobre 1936 alla presenza del Duce e della madre di Filippo. Le imponenti dimensioni del monumento (la statua bronzea misura 7 metri e il basamento 5) e il resto degli edifici, esempio di architettura razionalistica, (municipio, ufficio postale e fontana-acquedotto come monumento ai Caduti) tutti di bianco travertino, creano effetti scenografici di grande impatto. Il basamento del monumento, a forma di carena o di torretta di sommergibile, illustra le tre fasi della vita di Corridoni: il sindacalismo, l'’nterventismo, la morte in trincea: in alto sulla carena, un vero e proprio pulpito sulla piazza, la celebre frase di Filippo: “Se potrò cadrò con la fronte verso il nemico”.